L’Isola di Ortigia a Siracusa è di una bellezza disarmante! Il Complesso Barocco di Piazza Duomo lascia senza parole così come la vista delle colonne del Tempio di Athena trasformato in Chiesa! E che atmosfere nei suoi vicoli che profumano di mare! Ortigia è sicuramente un luogo autentico che vale la pena vedere in un viaggio in Sicilia.
Perché dedicare un giorno intero alla visita di una piccola isola come Ortigia? Perché Ortigia in appena un chilometro quadrato concentra un’infinità di bellezze! Ortigia è storia, cultura, archeologia, mare e un luogo suggestivo dove passare una giornata piacevole. Non mi credi? Vieni con me a conoscere la splendida Ortigia!
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Ortigia: cosa vedere sull’Isola di Siracusa
E’ proprio sull’Isola di Ortigia che i greci fondarono la Colonia di Siracusa nel VIII secolo a.C. dedicata alla dea Artemide. Siracusa divenne poi una città talmente ricca e colta da rivaleggiare con Atene. Era considerata la più bella delle colonie greche in Italia.
Qui nacque Archimede: una statua dedicata al grande matematico inventore accoglie i visitatori all’ingresso di Ortigia. Si dice che Archimede, usando una sua invenzione che concentrava i raggi solari (gli “Specchi Ustori“), fermò un attacco dei Romani incendiandone le navi.
Ortigia ora non è più “isola” perché è collegata alla terraferma da due strade di accesso. Subito avrai davanti ai tuoi occhi i resti del Tempio di Apollo, il più antico Tempio Dorico in pietra dell’Occidente greco (VI sec. a.C.). Le sue colonne monolitiche sono una novità per quei tempi, perché precedentemente si utilizzavano le colonne in legno.
Poco più avanti, alla fine di Corso Giacomo Matteotti, la Fontana di Diana spicca nel centro di Piazza Archimede. E’ una fontana in cemento alta più di 5 metri, costruita a inizio ‘900 dallo scultore Giulio Moschetti che racconta la leggenda della Ninfa Aretusa.
Ai piedi di Diana è rappresentata la scena in cui Aretusa si sta trasformando in sorgente d’acqua per sfuggire all’inseguimento di Alfeo, sotto lo sguardo sorpreso dello stesso. Diana non è altro che la dea romana della caccia e della natura che corrisponde alla greca Artemide, la dea protettrice di Ortigia.
Passeggiando per Ortigia si trovano tracce del suo antico passato che convivono con gli edifici barocchi della ricostruzione post terremoto del 1693. Ne è simbolo il Duomo di Siracusa.
Il Duomo di Siracusa
Il Duomo di Siracusa a Ortigia è dedicato alla Natività di Maria Santissima. Dietro ad un’elegantissima facciata barocca si nasconde il Tempio greco di Athena (Minerva). Il tempio dorico, costruito nel V secolo a.C. venne trasformato in Chiesa con l’avvento del Cristianesimo. Fu costruito un muro tra le colonne esterne, ribaltato l’orientamento e aperto 8 archi nelle pareti dell’antica cella. In questo modo divenne una Chiesa a tre navate. Il Tempio fu in seguito luogo di culto anche per le civiltà successive: fu Chiesa bizantina, Moschea araba e tornò Chiesa in periodo normanno.
Ma, nonostante le modifiche, le imponenti colonne doriche sono ancora lì in vista, sia all’interno che all’esterno del Duomo! E’ una visione incredibile! In 2500 anni di vita hanno resistito a guerre, dominazioni straniere e potenti terremoti. Come quello del 1693 che fece crollare la facciata di epoca normanna.
La nuova facciata settecentesca, è il simbolo dello stile Barocco e Rococò a Siracusa. Elegante, slanciata e di pietra bianca svetta nella Piazza del Duomo.
Piazza Duomo
Piazza Duomo, con la sua forma semiellittica, occupa la parte più alta di Ortigia. Molti sono i palazzi storici che si affacciano sulla piazza: Palazzo Beneventano del Bosco, Palazzo Arezzo della Targia, Palazzo Borgia del Casale, il Palazzo Arcivescovile e il Palazzo della Sovrintendenza ai Beni Culturali.
Il più importante di tutti è Palazzo Vermexio che ora ospita il Municipio. Sotto le sue fondamenta si trovano i resti di un tempio greco, l’Artemision dedicato alla dea Artemide, mentre l’atrio ospita la Carrozza del Senato del ‘700, ricca di decorazioni in stile barocco.
Chiude la piazza la Chiesa di Santa Lucia alla Badia che custodisce un capolavoro del Caravaggio “Il Seppellimento di Santa Lucia”. Il Caravaggio infatti soggiornò brevemente a Siracusa di ritorno da Malta e in fuga per la sua condanna a morte.
Piazza Duomo è uno dei complessi barocchi più belli d’Italia per l’uniformità dello stile, del colore della pietra e dell’armonia che ne deriva. Un luogo che rimane nel cuore!
Fonte Aretusa
Una cosa che devi vedere assolutamente quando sei a Siracusa è la Fonte Aretusa. Se da Piazza Duomo vai verso il Lungomare Alfeo te la troverai davanti. E’ uno dei luoghi più misteriosi ed affascinanti di Siracusa, legato al Mito di Aretusa e Alfeo.
Si tratta di una sorgente di acqua dolce che sgorga a pochi metri dal mare. Inglobata nelle fortificazioni spagnole, forma un piccolo laghetto con anatre e pesci e molta vegetazione intorno. Al suo interno cresce rigoglioso il papiro ed è l’unico luogo dove vive spontaneo in tutta l’Europa!
Castello Maniace
Il Castello Maniace sorge come una sentinella sulla punta dell’Isola di Ortigia. Il Castello, voluto da Federico II nel 1232, porta il nome del generale bizantino Giorgio Maniace che nel 1038 riconquistò Siracusa agli arabi.
Ha una struttura quadrata con quattro torri cilindriche agli angoli, raccolta in una cinta muraria. Della parte originale duecentesca rimane la Sala Ipostila con le magnifiche volte gotiche sorrette da colonne con capitelli scolpiti.
E’ piacevole camminare sulle mura, osservando il profilo del castello in pietra che si staglia contro il blu del mare e ascoltando il rumore delle onde.
La Giudecca, il Quartiere Ebraico di Ortigia
La Giudecca è l’antico quartiere ebraico di Siracusa, a Ortigia. Qui viveva una grande comunità di ebrei che fu costretta ad andarsene nel 1492 quando i Re Cattolici Spagnoli decisero l’espulsione degli ebrei da tutti i loro territori. Oggi rimane una delle zone più suggestive di Siracusa!
Il quartiere ebraico si trova vicino al Duomo nell’area compresa tra Via della Maestranza e Via Larga. Passeggiando su Via della Giudecca e per gli stretti vicoli in pietra che richiamano il suo nome (Vicolo I, II, III e IV alla Giudecca) ti troverai tra basse case a due piani dal colore ambrato coi balconi fioriti e portoni di antiche botteghe.
Tra i suoi stretti vicoli carichi di atmosfera scoprirai nascosto un Bagno Ebraico (Miqweh). Era un bagno rituale di epoca bizantina che fu trovato solo per caso nel 1989 durante dei lavori nel palazzo. Scendendo 58 gradini, a 18 metri di profondità, si raggiunge un ambiente con il soffitto a volta sorretto da colonne di pietra. Qui si trovano 5 vasche rituali alimentate da acqua pura sorgiva. Per visitarlo occorre prenotarsi presso l’Hotel Alla Giudecca.
In fondo alla piccola Piazza del Precursore invece puoi scorgere la facciata in pietra della Chiesa di San Giovanni, detta Chiesa di San Giovannello. Questa fu probabilmente la Sinagoga della Giudecca poi trasformata in chiesa dopo l’espulsione degli ebrei da Siracusa. Ora è una chiesa a cielo aperto, nascosta dietro al portale gotico sormontato dal piccolo rosone.
I Lungomare di Ortigia
Essendo isola, Ortigia è circondata da splendidi lungomare dove fare piacevoli camminate vista mare. Sul lato a Ovest la Fonte Aretusa fa da punto di unione tra Passeggio Aretusa e Lungomare Alfeo, i due protagonisti del mito.
Questo è il lato di Ortigia in cui abbondano bar e ristoranti che hanno sostituito le case dei pescatori. E’ anche il luogo ideale da cui ammirare il tramonto sul Porto Grande di Siracusa, dalle terrazze o sorseggiando un cocktail nei tanti localini.
Sul lato opposto il Lungomare di Ortigia è intervallato da bastioni delle fortificazioni spagnole e piccole spiaggette sotto le mura come Spiaggia di Cala Rossa o Spiaggia Diana nel Forte.
Quali Musei vedere a Ortigia, Siracusa
Ortigia con i suoi monumenti barocchi, i resti archeologici e le fortificazioni federiciane e spagnole è già da considerare un Museo a cielo aperto! Ma se vuoi conoscere la storia dell’arte di Siracusa devi visitare la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo!
Palazzo Bellomo è un bellissimo edificio di epoca sveva che da solo varrebbe la pena visitare. Qui puoi ammirare opere d’arte siciliane che vanno dall’epoca bizantina, araba, normanna, fino al XVIII secolo. Tra queste spicca la famosa “Annunciazione” di Antonello da Messina.
Molto interessante dal punto di vista culturale anche la visita del Museo Aretuseo dei Pupi. Si trova a ridosso della Giudecca e ripercorre la storia dei Pupi Siciliani a Siracusa tramite l’operato dei Pupari Vaccaro e Mauceri. Puoi conoscere da vicino il patrimonio artistico fatto di cavalieri, mori, streghe e creature fantastiche dichiarato dall’Unesco Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità.
Nel vicino Teatro dei Pupi da marzo a ottobre si può assistere ogni giorno a spettacoli di Pupi che si rifanno a miti e leggende cavalleresche come la storia di Orlando. Se vuoi conoscere la programmazione guarda qui. E’ sicuramente una cosa da vedere quando vai a Siracusa!
Cosa fare a Ortigia Siracusa
Ortigia non è solo storia e cultura ma anche luogo di relax. Puoi passeggiare nei suoi Lungomare, sorseggiare un caffè in Piazza Duomo o perlustrare i vicoli della Giudecca. O aspettare un indimenticabile tramonto sul Belvedere di Largo Aretusa.
Puoi assaggiare la cucina siciliana ovunque sull’Isola di Ortigia e in mille modi diversi. Puoi sederti ai tavolini all’esterno dei ristoranti, assaggiare il cibo di strada o recarti al Mercato di Ortigia dove sentire i profumi di Sicilia tra le urla dei venditori!
Se vuoi vedere l’Isola di Ortigia dal mare puoi fare una piacevole gita in barca. Troverai molte proposte lungo i moli per tour di un’ora, due ore o anche una giornata intera. Le partenze sono soprattutto vicino a Porta Marina.
A proposito di Porta Marina: guarda che meraviglia l’edicola in stile catalano sopra la Porta, sembra un pizzo di pietra! Faceva parte delle fortificazioni costruite dagli spagnoli.
Vuoi sapere cos’altro vedere a Siracusa e conoscere la parte Monumentale sulla terraferma? Ne ho parlato nel mio precedente articolo. Conoscerai il Parco Archeologico della Neapolis, il Museo Archeologico Paolo Orsi e le suggestive Catacombe di San Giovanni. Leggi qui
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