A Sud del Palazzo Reale, dove Durbar Square incontra Basantapur Square si trova un edificio a tre piani in mattoni rossi: è la Kumari Bahal, dove abita la KUMARI DEVI, la dea bambina. E’ una pratica religiosa nata presumibilmente alla metà del ‘700 sotto il regno dei Malla. Pur esistendo diverse Kumari nella Valle, la Kumari di Kathmandu è la più importante e quella che segue in modo più rigido i dettami della tradizione.
LA LEGGENDA
La leggenda afferma che i Re Malla erano devoti della dea Taleju. La divinità visitava spesso il palazzo per giocare a carte con i sovrani finchè un giorno ebbe un conflitto con il re Jayaprakash Malla, si arrabbiò e scomparve. Il Re provò a chiedere perdono e dopo innumerevoli preghiere Taleju apparve nei suoi sogni e gli chiese di scegliere una giovane Kumari in modo che il popolo potesse continuare ad adorarla. Questa leggenda spiega la nascita di una tradizione che si perde nella notte dei tempi, forse anche precedente al periodo Malla. La Kumari è una dea vivente venerata sia dagli hinduisti che in lei vedono la personificazione di Taleju che racchiude l’energia femminile che governa l’universo, sia dai Buddhisti che in lei vedono la reincarnazione di Vajradevi, la suprema divinità femminile.
32 GRADI DI PERFEZIONE
La bambina scelta come Kumari di Kathmandu all’età di 3-5 anni deve appartenere alla casta newari degli Shakya, che sono discendenti del Buddha. Deve possedere 32 rigorosi requisiti fisici come il colore degli occhi, la forma dei denti o il suono della voce e anche il suo oroscopo deve essere appropriato e accordarsi con l’oroscopo del re (oggi del Primo Ministro). Tutte le bambine selezionate devono poi affrontare la prova finale: vengono chiuse in una stanza buia con rumori terrificanti, uomini con maschere orrende e 108 teste di bufalo (108 è un numero sacro per gli hinduisti, il loro rosario ha infatti lo stesso numero di tessere) la bambina che non si spaventa e dimostra il suo coraggio viene scelta come Kumari.
LA VITA DELLE KUMARI
Da quel momento si trasferisce senza la famiglia nel Kumari Bahal, la residenza dove verrà venerata fino alla pubertà. (Solo la Kumari di Kathmandu vive nel Kumari Bahal, le dee bambine delle altre città del Nepal possono svolgere le loro funzioni religiose continuando a vivere con la famiglia ed a frequentare la scuola).
Ogni mattina viene truccata, acconciata e vestita sempre con abiti rossi, mangia da sola su una piattaforma e non porta mai le scarpe. Requisito fondamentale è non aver mai perso sangue, infatti prima di avere il suo primo ciclo mestruale comincerà la selezione per la nuova Kumari, ma se dovesse succedere quando lei è ancora in carica verrebbe interpretato come un presagio funesto. Si dice che abbia potere di vita e di morte e che possa causare epidemie e terremoti. Si parla di una serie di coincidenze per cui eventi tragici della storia nepalese siano conseguenza di una mancanza di rispetto nei confronti della Kumari. Precedentemente all’ultimo terremoto del 2015, ad esempio, la dea bambina era stata oltraggiata dall’artista Sudeep Balla, il quale aveva esposto nel museo una sua opera che raffigurava la Kumari con l’immagine di una scatola di preservativi in fronte al posto del terzo occhio. L’autore intendeva rappresentare in modo simbolico come la società nepalese vede la donna: dea nei templi e oggetto sessuale nella vita reale. Ma dopo la devastazione del terremoto venne interpretato come un’offesa alla dea che ha provocato l’ira della Kumari.
Ma la dea bambina è anche una dea buona che protegge il suo popolo e ha il potere di curare le malattie e donare la felicità, per questo molti devoti si recano al Kumari Bahal per venerarla e portarle doni. Tutti i giorni, in orari stabiliti, la dea si mostra a devoti e turisti alla finestra che si affaccia sul Kumari Chowk, il cortile interno. Tutti aspettano, sguardo alzato in religioso silenzio che la dea appaia alla finestra, poi eccola: vestita di rosso con un copricapo dorato sulla testa e gli occhi truccati. In silenzio col fiato sospeso, una visione che dura giusto pochi attimi poi lentamente, eterea si ritrae, non un sorriso, non un gesto con la mano, perchè lei è una dea.
La dea bambina esce dalla sua residenza poche volte all’anno, solo nelle celebrazioni religiose, come in settembre per la festa di Indra Jatra. I suoi piedi non possono mai toccare terra e viene portata in braccio dai tutori o sulla portantina nelle processioni. I genitori possono farle visita una volta alla settimana, ma sempre con deferenza e devozione.
LE DIFFICOLTA’ DELLE EX-KUMARI
Dopo un’infanzia dorata è molto difficile reintegrarsi nella società ed abituarsi a una vita normale (che è dura per tutti in Nepal ma ancor di più per le donne). Solo negli ultimi anni è stato loro permesso di studiare durante la permanenza nel Kumari Bahal e questo consente loro di uscire con un minimo di istruzione. Viene loro assegnato un vitalizio che le può aiutare nel reinserimento, ma la credenza che i mariti delle ex-Kumari muoiano entro un anno dal matrimonio, soprattutto in passato, impediva loro di costruirsi una famiglia. Molto sappiamo sulla condizione delle Ex-Kumari grazie a Rashmila Shakya, Kumari Devi dal 1984 al 1991, laureata in ingegneria informatica grazie anche al vitalizio statale. Rashmila ha raccontato la sua storia nel libro “From Goddess to Mortal: the True Life Story of a Former Royal Kumari”, in cui denuncia le condizioni di isolamento e la mancata istruzione pur ritenendola un’usanza culturalmente importante. Rashmila ora ha 43 anni ed è felicemente sposata, nonostante le difficoltà incontrate dopo la sua infanzia dorata.
Ringrazio come sempre l’agenzia che mi ha accompagnato in questo viaggio con una professionalità e un’organizzazione unica, apprezzando anche la scelta di appoggiarsi in loco a guide e tour operator attenti al bene del paese e alla sua popolazione.
Quindi GRAZIE a I VIAGGI DELL’ARCOBALENO, pensando già al prossimo viaggio!!!
Altri miei racconti di viaggio in questa terra fantastica:
KATHMANDU, la Grande e il Tempio delle Scimmie
LA VALLE DI KATHMANDU Patrimonio Culturale UNESCO
TO BE CONTINUED…..