Le Langhe in autunno. Il Foliage incendia di caldi colori le colline piemontesi

Il fascino delle Langhe in autunno: itinerario tra Borghi e Cantine

Scopri il magico fascino dell’autunno nelle Langhe tra i caldi colori del Foliage e l’atmosfera unica dei borghi storici. Un itinerario suggestivo tra paesaggi sorprendenti, vigneti, borghi e castelli nella terra dei vini e dei tartufi.

Le Langhe sono una destinazione affascinante in ogni momento dell’anno, ma è l’autunno la stagione migliore per visitarle. Da fine ottobre infatti i vigneti si incendiano dei caldi colori autunnali, giallo, rosso e marrone, regalando un’emozione unica: il Foliage nelle Langhe!.

Il Foliage nelle Langhe in autunno
Il Foliage nelle Langhe in autunno

In questo articolo voglio proporvi un itinerario attraverso la Bassa Langa, la zona più settentrionale. E’ il territorio caratterizzato da dolci colline ricoperte di vigneti e punteggiata da borghi medievali. Nelle montagne dell’Alta Langa invece è predominante la coltivazione del nocciolo: non dimenticate che qui è nata la “Nutella”!!!

Dove si trovano le Langhe?

Le Langhe si trovano in Piemonte tra le Provincie di Asti e Cuneo. Nel 2014 sono state dichiarate Patrimonio dell’UNESCO come paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Sono state infatti riconosciute come paesaggio culturale, il risultato dall’azione combinata dell’uomo e della natura. Il luogo dove da secoli la viticoltura costituisce il fulcro della vita economica e sociale.

Coltivazione di Noccioli nelle Langhe
Coltivazione di Noccioli nelle Langhe

Un itinerario perfetto nelle Langhe

Il mio consiglio è di soggiornare nella posizione centrale delle Langhe, ad Alba, dove sono presenti molte attività ricettive. Nello stesso tempo da Alba si possono raggiungere agevolmente i punti di interesse a sud e a nord della città.

Questo itinerario si può infatti suddividere in due zone nelle quali sono concentrati i luoghi più iconici delle Langhe. Semplificando potremmo definire la zona a Sud di Alba come la Terra del Barolo e la zona a Nord come Terra del Barbaresco.

Qual è la differenza tra Barolo e Barbaresco?

Entrambi i vini provengono dallo stesso vitigno: 100% Nebbiolo. La differenza è nelle zone di coltivazione e nella tecnica di invecchiamento. Pensate che la pianta del Nebbiolo ha radici talmente profonde da estrarre e riproporre nei vini le caratteristiche delle varie stratificazioni del terreno. Per questo motivo anche vigneti vicini tra loro possono avere caratteristiche molto diverse al palato e all’olfatto. Incredibile, vero?

Inoltre il Barolo per disciplinare proviene da 11 determinati comuni e deve fare almeno 38 mesi d’invecchiamento di cui 18 in legno. Il Barbaresco invece può essere prodotto solo in 4 comuni e richiede 26 mesi d’invecchiamento, di cui 9 in legno.

Langhe - Cantine di Barolo
Langhe – Cantine di Barolo

Cosa vedere nelle Langhe del Barolo

Quando si parla di Langhe la prima immagine che viene in mente è lo stupendo paesaggio collinare tipico di queste terre. Un territorio solcato da paralleli filari di viti divisi in appezzamenti che vanno a comporre uno straordinario patchwork di colori. Un miracolo che si ripete in ogni stagione dell’anno in mille sfumature diverse! Indimenticabile nella stagione del Foliage.
Ma qual è il luogo migliore da cui osservare questo panorama unico?

La Morra, il Balcone delle Langhe

Il luogo migliore, e anche il più conosciuto, per godere del panorama unico delle Langhe è dal Belvedere de La Morra. E’ un’ampia piazza del borgo che funge da terrazza: qui la vista spazia sulle Langhe in tutta la loro bellezza!

Se avete la fortuna di trovarvi lì in una giornata limpida di sole lo sguardo può arrivare fino a Barolo, Alba e al Castello di Serralunga. Impossibile non fermarsi e riempirsi gli occhi, è una tappa d’obbligo ogni volta che vado nelle Langhe!

Il borgo stesso de La Morra è piccolo ma grazioso, ricco di cantine ed enoteche dove conoscere il vino Barolo. Su Piazza Castello dove si trova la terrazza panoramica, potete vedere la Torre Campanaria del 1700, visitabile da marzo a novembre, solo il sabato e la domenica.

Merita una visita anche la Chiesa Parrocchiale di San Martino dedicata al Patrono del Borgo. E’ uno dei più importanti esempi di architettura e di pittura barocca dell’area.

Panorama sulle Langhe da La Morra
Panorama sulle Langhe da La Morra

Nei dintorni di La Morra non dovete perdervi queste piccole “chicche”:

Panchina Gigante Rossa – Panca della Serenità

Sulla strada panoramica che porta da Alba a La Morra si incontra la Panchina Gigante Rossa, detta della Serenità. Bisogna arrampicarsi usando un barile come gradino per sedersi e tornare per un attimo bambini, immersi in un paesaggio da favola! E guardare il mondo con occhi diversi.

La Panca della Serenità non è una Big Bench, non fa parte cioè del progetto ideato da Chris Bangle di cui vi parlerò più sotto in questo articolo.

La Panchina Gigante Rossa - Panca della Serenità
Panchina Gigante Rossa – Panca della Serenità

La Cappella delle Brunate, detta anche Chiesa del Barolo

Sicuramente di effetto: una coloratissima chiesetta nel panorama delle Langhe!!! Fu il grande artista britannico Tremlett ad immaginare una seconda vita per questa cappella mai consacrata ormai quasi in rovina. Insieme al collega Sol Lewitt nel 1999 creò questa opera unica di arte contemporanea, coloratissima, vivace, un inno alla gioia.

La Cappella delle Brunate appartiene a Ceretto Aziende Vitivinicole ed è visitabile sono esternamente. Vista la grande affluenza di visitatori, la strada di accesso è chiusa il sabato e la domenica e si può raggiungere con una camminata di 10 minuti.

Langhe - Cappella delle Brunate o del Barolo di Tremlett e Lewitt
Cappella delle Brunate o del Barolo

Barolo, la patria de “il Re dei vini e il Vino dei Re”

Barolo, nominato tra i Borghi Bandiera Arancione di Touring Club Italiano, è la patria del vino Barolo. Fu la Marchesa Giulia di Barolo a metà del XIX secolo, ad adottare i metodi di fermentazione utilizzati a Bordeaux. In questo modo migliorò la qualità del vino prodotto dal Nebbiolo, tanto da farne innamorare Re Carlo Alberto e diventare il “Vino dei Re”.

Barolo oggi è un piccolo borgo, vivace, ricco di iniziative e di offerte enogastronomiche. E’ dominato dal Castello Falletti di Barolo che ospita il WiMu, il Museo del Vino a Barolo. Interessante anche la Chiesa di San Donato e il vicino Museo dei Cavatappi.

Barolo il luogo giusto per perdersi nelle degustazioni del famoso vino o passeggiare per il bel borgo. In estate qui si svolge l’evento Collisioni Festival con concerti di cantanti italiani ed internazionali.

Il Castello Falletti di Barolo
Il Castello Falletti di Barolo

Serralunga d’Alba

Quello che colpisce già da lontano è il Castello che con la sua linea slanciata svetta sul panorama delle Langhe. E’ un castello del ‘300 che si sviluppa in altezza unendo da subito la funzione difensiva a quella di residenza nobiliare.

Serralunga d’Alba è un tipico borgo medievale quasi intatto, con le vie e le case poste in modo concentrico intorno al castello. Il castello è visitabile per gruppi, possibilmente effettuando la prenotazione entro il giorno precedente. Qui trovi tutte le informazioni.

Visita a Fontanafredda con degustazione

Tra le tante offerte proposte nelle Langhe, ho scelto di prenotare una degustazione nelle Cantine di Fontanafredda perchè inserite in un contesto storico particolare. La storia della Tenuta nasce dalla storia d’amore tra il Re Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana. Il Re infatti comprò la tenuta come dono per la “bella Rosina” e la circondò di vigneti.

In seguito Emanuele Alberto volle costruire un villaggio all’interno della Tenuta per ospitare le famiglie dei lavoratori delle terre e delle cantine. Nel Villaggio vi era una Scuola, una Chiesa, un Circolo ricreativo e arrivò ad ospitare fino a 250 persone che al suo interno vivevano e lavoravano. Oggi è chiamato il Villaggio Narrante perchè ogni angolo ne racconta la storia.

E’ possibile visitare le Cantine storiche con diverse esperienze di degustazione finale. Le visite guidate costano dai 30 ai 100 euro a seconda dell’esperienza scelta e occorre prenotarsi sul Sito Ufficiale. L’esperienza è stata entusiasmante sotto tutti gli aspetti e quindi la consiglio.

Nel Villaggio puoi continuare l’esperienza di gusto in un Ristorante stellato o dormire in Hotel a 4 stelle. O semplicemente passeggiare nel Bosco dei Pensieri, una camminata di meditazione e contemplazione. Nel bosco infatti puoi ripercorrere le 12 tappe che presentano una raccolta di testi della letteratura mondiale.

Fontanafredda - le prime botti di Barolo del Re Vittorio Emanuele II
Fontanafredda – le prime botti di Barolo del Re Vittorio Emanuele II

Grinzane Cavour, il Castello nelle Langhe dove abitò il Conte

Dalla cima di un colle il castello di Grinzane domina sulla valle e i colli circostanti, una meraviglia storica immersa nei vigneti delle Langhe! Il Castello appartenne alla famiglia degli zii di Camillo Benso il quale fu chiamato per amministrate la tenuta e vi abitò per circa 20 anni. Fu Camillo Benso di Cavour ad incentivare la coltivazione della vite e a perfezionare la produzione del Barolo.

Oggi il Castello Grinzane Cavour ospita il Museo delle Langhe. In una sezione sono esposti gli strumenti e gli attrezzi utilizzati dalla civiltà contadina e artigiana, inoltre potrete scoprire i cimeli del Cavour in quelli che furono i suoi appartamenti.

Potrete poi visitare l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour o vivere un’esperienza di gusto al Ristorante al Castello dello Chef stellato Alessandro Mecca.

Il Castello di Grinzane Cavour
Il Castello di Grinzane Cavour

Nel secondo giorno, vi suggerisco di visitare la città di Alba e la zona del Barbaresco.

Cosa vedere ad Alba nelle Langhe

Alba si trova in una zona pianeggiante sulle rive del fiume Tanaro e, circondata dai vigneti, è considerata la Capitale delle Langhe. E’ famosa soprattutto per la sua cultura enogastronomica: i tartufi e il vino Barolo, che sono le eccellenze del territorio. Ma Alba ha anche un bel centro storico in cui passeggiare piacevolmente osservando edifici e torri medievali.

Piazza Risorgimento: il Duomo e il Palazzo del Comune

Il fulcro della città è Piazza Risorgimento in cui si trova uno degli edifici più importanti della città: il Duomo di San Lorenzo. L’imponente Chiesa, la cui costruzione fu cominciata alla fine ‘400, è in stile gotico ed è costruita in caratteristici mattoncini rossi. Vi suggerisco di entrare per guardare le volte a crociera dipinte a cielo stellato con splendidi colori blu e oro!

E’ consigliata anche una visita al Museo Diocesano (MuDi Alba) sia Museo Archeologico che salita sulla Torre a 45 metri di altezza.

Sulla stessa piazza si trova anche il quattrocentesco Palazzo del Comune, uno degli edifici più antichi e più rappresentativi del comune di Alba. All’interno, sulle pareti dello scalone, potete osservare affreschi del ‘300 provenienti dalla Chiesa di San Domenico.

Alba - Piazza Risorgimento
Alba – Piazza Risorgimento
Alba - Il Palazzo del Comune
Alba – Il Palazzo del Comune

La “Città dalle Cento Torri”

Alba era chiamata la “Città dalle Cento Torri” per l’alto numero di torri costruite a scopo difensivo. A testimonianza del sistema difensivo del XII secolo rimangono solo alcune torri ben visibili su Piazza Risorgimento: la Torre Bonino, la Torre Astesiano e la Torre Sineo.

Se cercate un punto panoramico su Alba e dintorni vi suggerisco di salire sul Campanile barocco della Chiesa di San Giuseppe.

Le torri di Alba viste dal Campanile della Chiesa di San Giuseppe
Le torri di Alba viste dal Campanile della Chiesa di San Giuseppe

Alba Sotterranea, il passato sotto ai tuoi piedi

Un modo insolito di visitare il passato della città è attraverso l’iniziativa “Alba Sotterranea”. Accompagnati da un archeologo potrete scoprire i resti di Alba Pompeia romana: il tempio, il teatro, il Foro e le ville romane. Ma anche il primo fonte battesimale e le torri medievali scomparse!
Occorre prenotare la visita sul sito ambientecultura.it

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è una mostra mercato del tartufo, riconosciuta a livello mondiale. E’ il luogo ideale dove acquistare il meglio dei tartufi provenienti dai boschi delle Langhe, del Boero e del Monferrato. Li vedrete esposti come se fossero gioielli!!! Vi troverete anche i migliori prodotti agroalimentari e degustazioni dei vini del territorio. Per me è stata una bella esperienza!

Quest’anno la Fiera si svolge dal 7 ottobre al 3 dicembre 2023 nel Cortile della Maddalena di Alba. Potete trovare tutte le informazioni qui.

Tartufi bianchi e neri delle Langhe in vendita nella Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba
Tartufi bianchi e neri delle Langhe in vendita nella Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Siete pronti a conoscere le Terre del Barbaresco? Si parte!!!

Cosa vedere nelle Langhe del Barbaresco

E’ un territorio di estensione minore, che coinvolge solo 4 comuni piemontesi, ma non per questo meno interessante!

Barbaresco e la Torre panoramica sulle Langhe

Il piccolo borgo di Barbaresco ha dato il nome al celebre vino apprezzato in tutto il mondo. Il suo centro è un luogo adatto per lo slow tourism: enoteche, locali di degustazione e ristoranti dove trascorrere tempo piacevole. Inoltre potrete effettuare visite nelle cantine (qui si trova la Cantina Gaja) o passeggiare nelle vigne.

Se è una bella giornata non dimenticate di salire sulla Torre di Barbaresco!!! Potrete godere di un panorama eccezionale sulla Valle del Tanaro e sulle Colline di Langhe e Roero!!! Vi si accede dall’ascensore esterno che vi porterà al primo piano dove si trova la biglietteria. Potrete anche usufruire di degustazioni o sorseggiare un calice di vino guardando uno splendido paesaggio dalla terrazza.

Barbaresco e la Torre panoramica
Langhe – Barbaresco e la Torre panoramica

Neive, uno dei Borghi più belli d’Italia

Il borgo di Neive è incantevole, quei luoghi dove respiri l’atmosfera del passato! Non per niente è stato eletto Borgo più bello d’Italia e Bandiera Arancione!!! Parcheggiate l’auto fuori dal centro storico e preparatevi a una bella salita, ma ne varrà la pena! Antiche stradine acciottolate, palazzi storici, chiese e paesaggi mozzafiato: questa è Neive! Un suggestivo borgo medievale!

Sotto la Torre dell’Orologio del ‘200 si susseguono vinerie, enoteche e ristoranti, dove poter gustare i prodotti del territorio.

Panorama visto da Neive
Neive – Vista sulle Langhe

Coazzolo, il borgo tra i vigneti

A poca strada da Neive incontriamo un piccolo paesino il cui Castello è diventato un B&B: Coazzolo. Vi suggerisco questo luogo per le cose curiose che potete trovare nelle sue vicinanze: vediamole!

Prima di entrare nel paese incontriamo la Big Bench #26, vi spiegherò presto di cosa si tratta.

Un chilometro dopo Coazzolo ecco un’altra Chiesa ristrutturata dall’artista britannico Tremlett circondata dai vigneti! E’ la Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine che, per contrapposizione alla Chiesa del Barolo, è chiamata anche Chiesa del Barbaresco. Questa volta vengono utilizzati colori più caldi, della tonalità dei colori autunnali che meglio si integrano con il paesaggio.

La Chiesetta colorata del Tremlett a Coazzolo
Langhe – La Chiesetta colorata del Tremlett a Coazzolo

E’ comodo il parcheggio proprio di fronte alla Chiesa, da qui poi con pochi passi si raggiunge la Vigna dei Pastelli. Si tratta di un vigneto immerso nel solito splendido panorama collinare in cui, al posto dei pali di legno, alle estremità dei filari ci sono dei Pastelli Giganti.

La Vigna dei Pastelli Giganti a Coazzolo
Langhe – La Vigna dei Pastelli Giganti a Coazzolo

Cosa sono le Big Bench?

Le Panchine Giganti sono un’idea di Chris Bangle, una visione diventata realtà nel 2010 con l’installazione della prima panchina a Clavesana, nelle Langhe (CN). L’intento di Bangle era di cambiare prospettiva allo sguardo. Sedersi sulle panchine giganti, piccoli come bambini, aiuta a meravigliarsi della bellezza del paesaggio, a guardare con uno sguardo nuovo.

Per questo tutte le panchine devono essere posizionate in luoghi panoramici, avere grandi dimensioni, essere accessibili e NO PROFIT, devono essere infatti opere collettive.

L’iniziativa ebbe un tale successo che nel 2015 nacque la Associazione Big Bench Community Project con lo scopo di regolamentare e pubblicizzare il fenomeno delle Panchine Giganti. Ogni Panchina ufficiale è contrassegnata da un numero progressivo preceduto dall’hashtag. Il fenomeno delle Big Bench ha varcato il confine delle Langhe in cui è nato e ora si possono trovare in tutta Italia. Vedi la Mappa sul sito

La Big Bench #023 di Neive nelle Langhe
La Big Bench #023 di Neive nelle Langhe

Dal 2021 è nata un’iniziativa simpatica: è possibile collezionare i Timbri identificativi di ogni panchina su uno speciale Passaporto. Col timbro viene impresso il logo delle Big Bench e il nome della località in cui si trova la Panchina Gigante. La trovo un’ottima idea!!! Qui potete trovare l’elenco attuale delle Big Bench e dove poter apporre il timbro.

Cosa ne pensate? Non viene voglia di riempirsi gli occhi di bellezza? Siete ancora in tempo, il Foliage è appena cominciato!!!

Vuoi altre idee di viaggio? Lasciati ispirare: guarda nelle varie categorie del mio sito Daniland.it

Langhe, i colori del Foliage in autunno
Foliage nelle Langhe in autunno

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