Il Castello di Donnafugata è uno dei castelli più incantevoli da vedere in Sicilia! Scopri con me tutte le informazioni utili per visitarlo, la storia e la leggenda e cosa aspettarsi dalla visita della dimora nobiliare e del suo splendido Parco nelle campagne ragusane.
Nelle campagne ragusane, tra mandorli, carrubi e muretti in pietra bianca si nasconde un tesoro! Il Castello di Donnafugata è un castello neogotico, dimora della nobiltà siciliana nel tardo ‘800, con gli arredi e le decorazioni originali dell’epoca.
E’ testimone del periodo storico del passaggio dal Regno Borbonico all’Unità d’Italia e di come viveva la nobiltà siciliana a quei tempi. Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrisse benissimo nel suo libro “Il Gattopardo” i turbamenti della Nobiltà per i cambiamenti che sarebbero avvenuti. Atmosfera che fu ripresa nel film di Luchino Visconti del 1963.
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Castello o Palazzo?
In realtà il Castello di Donnafugata non è un castello ma un Palazzo nobiliare. E’ una sontuosa dimora di campagna della nobiltà, dove trascorreva la propria villeggiatura tra feste, musica e balli. Fu il Barone Corrado Arezzo De Spuches a trasformare il palazzo in un romantico Castello Neogotico alla fine dell’800. E a dotarlo dell’immenso parco che lo circonda.
Perché si chiama Donnafugata, storia o leggenda?
Ci sono varie ipotesi ma nessuna è confermata come assolutamente veritiera. Preferisci sapere la storia o la leggenda?
La storia dice che il nome derivi dall’arabo “Ayn as Jafat” che significa “Fonte della Salute”. Il nome divenne “Ronnafuata” in termini dialettali e poi italianizzato in “Donnafugata”.
Secondo la leggenda invece il nome deriverebbe dalla fuga di una donna (da qui Donna-fugata). Si narra che nel ‘400 il vecchio conte Bernardo Caprera avesse rinchiuso nel palazzo la principessa Bianca di Navarra che si rifiutava di sposarlo. Ma la donna riuscì a fuggire tra lo sconforto del conte che mirava ad impossessarsi del suo regno. Io preferisco la leggenda e tu cosa ne pensi?
Cosa vedere nel Castello di Donnafugata
La via di accesso ti conduce alla vista della imponente facciata gotica del Castello. Con il loggiato a colonnine, le finestre con l’arco a tutto sesto e le mura merlate, ritengo che sia il suo lato più elegante! Nel portone di sinistra si trova la biglietteria mentre l’ingresso è nel portone di destra. Entriamo!
Il Castello neogotico
Il Castello di Donnafugata è un edificio immenso che occupa una superficie di circa 2500 mq con oltre 120 stanze. Ad oggi sono visitabili 22 ambienti ancora sontuosamente arredati con i mobili originali e con le decorazioni del tardo ottocento.
Il piano nobile, quello visitabile, presenta un susseguirsi di saloni di rappresentanza che ancora conservano la suggestiva atmosfera di un tempo. Sembra di vedervi conti e baroni intenti nei loro passatempi e donne aristocratiche nei loro sontuosi abiti rigonfi.
Vedrai infatti il Salottino dei Fumatori con sigari e pipe raffigurati nelle decorazioni del soffitto, poi la Sala della Musica e quella del Biliardo. Ti stupirai alla vista di lampadari in vetro di Murano, mobili antichi e pregiate tappezzerie.
Ammirerai l’Appartamento della Duchessa e quello del Vescovo. Rivivrai la Leggenda di Bianca di Navarra percorrendo il nucleo antico del palazzo. Questa era la torre originaria da cui nacque l’edificio, in cui si dice fosse tenuta prigioniera la principessa.
Ma quello che ti lascerà senza fiato è il Salone degli Specchi! Costruito sul modello del Salone della Reggia di Versailles, al suo interno si tenevano feste, balli e ricevimenti. I numerosi specchi che ricoprono le pareti sembrano amplificare lo spazio. La luce che entra dalle grandi finestre rimbalza sugli specchi e sul lampadario in vetro di Boemia e illumina gli stucchi dorati su pareti e soffitto. Davvero incantevole!
Quando esci dal Castello devi assolutamente salire la Scalinata Monumentale e passeggiare sulla terrazza che costeggia due lati del palazzo. La vista sulle campagne e sul Parco è imperdibile, ancora migliore se ti affacci dalle torrette d’angolo!
Il Parco e gli scherzi del Barone
Un grande Parco di 8 ettari di estensione circonda il Castello su tre lati. E’ molto curato, con aiuole, vialetti, alberi secolari e diversi edifici.
Tra questi ti consiglio di visitare la Collina Belvedere con sopra un Tempietto circolare e sotto la grotta. Originale anche la Coffee House sul fondo del parco. Quello che sembra un tempio con il portico a colonne era un luogo in cui gli ospiti potevano ristorarsi e rinfrescarsi dal caldo estivo.
Il Barone per intrattenere e sorprendere i suoi ospiti aveva disseminato il parco di scherzi. Dietro ad una panchina semicircolare in pietra ad esempio aveva fatto installare getti di acqua nascosti. Il Barone stesso si divertiva ad azionare il dispositivo e ridere dei malcapitati, nei loro sontuosi abiti ottocenteschi inzuppati d’acqua!
Aveva fatto costruire anche una piccola chiesetta, chiamata Cappella del Monaco, per fare uno “scherzo da prete” alle pie signore! Quando poggiavano il piede sul secondo gradino si azionava un meccanismo che apriva le porte e ne usciva un monaco barbuto a braccia aperte. Lo spavento era garantito!!
E che dire del Labirinto? Ha una insolita forma trapezoidale che si rifà al Labirinto di Hampton Court Palace, solo che questo non è fatto da siepi ma da un alto muretto in pietra.
Non è un percorso facile perché presenta diramazioni e camminamenti ciechi. Per raggiungere il centro occorre tranquillità, pazienza e tempo… io credevo di non uscirne più!!! Simbolo di una ricerca interiore o un altro scherzo del Barone?
Il Museo del Costume MU.DE.CO.
Nella Galleria del Costume è esposta la “Collezione Arezzo di Trifiletti“. E’ considerata una tra le più ricche raccolte di abiti e accessori antichi ed è una preziosa testimonianza dell’aristocrazia siciliana nel periodo del suo massimo splendore.
Tra gli eleganti vestiti ottocenteschi spicca quello che ispirò l’abito di Angelica nel film “Il Gattopardo”. Inoltre sono esposti abiti che sono appartenuti a personaggi importanti della storia e dell’arte come Vincenzo Bellini, Michele Amari e altri. Molto interessante!
Dove si trova il Castello di Donnafugata
Il Castello di Donnafugata si trova a circa 15 km da Ragusa e 22 km dall’Aeroporto di Comiso. E’ immerso nelle campagne ragusane, dove l’altopiano Ibleo degrada verso il mare, tra mandorli, carrubi e muretti in pietra bianca! Ammira il paesaggio mentre ti dirigi verso il castello!
Come raggiungere il Castello di Donnafugata
Per raggiungere il Castello in auto segui queste indicazioni:
- Dall’Aeroporto di Catania (100km) prendere la A18/E45 in direzione Siracusa e uscire a Lentini. Prendere la SS514 in direzione per Ragusa fino all’uscita Vittoria/Comiso/Gela. Continuare su SP14 e SP13. Infine svoltare sulla SP71 per 2km
- Dall’Aeroporto di Comiso (22km) percorrere SP20 e SP13. Poi svoltare su SP71 per 2 km.
- Da Ragusa (16 km) Percorrere la SP13 poi svoltare in SP per 2 Km.
Il Castello può essere raggiunto anche in treno o dal bus sostitutivo che partono dalla Stazione di Ragusa .
Castello di Donnafugata: dove parcheggiare
A pochi passi dal Castello di Donnafugata troverai un comodo parcheggio. Costa solo 2 euro e non ha limiti di tempo. Ora devi solo percorrere poco più di 100 metri nella strada che porta all’ingresso del castello. Tra negozi di souvenir e ristorantini la distanza è breve.
Castello di Donnafugata: Biglietti e Orari di Apertura
E’ possibile scegliere diverse tipologie di biglietto. Dipende infatti da cosa vuoi visitare tra Castello, Parco e Museo del costume. Riporto nella tabella il prezzo del biglietto cumulativo delle 3 attrazioni.
Biglietto d’ingresso Cumulativo (Castello+Parco+Museo) | 10 euro Adulti 7 euro Ridotto (6-18 anni) Gratis fino a 6 anni |
Orari di ingresso: | |
Orario Invernale (dal 31/10 al 30/03) | 9.00-13.00 e 14.00-16.00 |
Orario Estivo (dal 31/03 al 30/10) | 9.00-19.00 |
Chiuso al Lunedì |
Non credi che sia un Castello fantastico? Non lo perdere se programmi un viaggio in Sicilia! Scrivi cosa ne pensi nei commenti, grazie!
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