Cammino di San Jacopo

Cammino di San Jacopo in Toscana: sulle orme di Santiago

Da dove nasce l’idea di percorrere il Cammino di San Jacopo in Toscana? Accadde improvvisamente l’autunno scorso. Percorrendo in auto le strade del Nord della Spagna spesso ho incontrato pellegrini lungo il Cammino di Santiago di Compostela. In solitaria, in coppia o in gruppo e di ogni età. Li ho incontrati da vicino mentre visitavo le Cattedrali, con alcuni ho anche parlato…. E qui mi è entrato in testa il tarlo del Cammino.

Dunque, io non sono una persona sportiva, assolutamente! Ma ho lasciato che germogliasse in me questo desiderio e ho cominciato ad allenarmi camminando nella mia piatta Pianura Padana. Poi casualmente ho saputo che in Italia esiste un percorso affine, si chiama Cammino di San Jacopo in Toscana, perchè San Jacopo e Santiago è sempre San Giacomo in lingue diverse.

Cos’è il Cammino di San Jacopo

E’ un cammino ufficialmente riconosciuto dalla città galiziana in quanto a Pistoia è custodita una reliquia di San Giacomo. Per questo Pistoia è chiamata la piccola Santiago. A testimonianza di questo riconoscimento potrete trovare in Piazza del Duomo, angolo Via Degli Orafi, un cippo segnavia originale in granito con indicata la distanza dei 2505 km che separano Pistoia da Santiago in Galizia.

Cammino di San Jacopo

Il Cammino di San Jacopo in Toscana è stato ripristinato in questi ultimi anni sull’antico tracciato della Via Cassia-Clodia che collegava Firenze a Lucca passando per Pistoia e Pescia, poi da Lucca a Livorno sulla direttrice della romana Via Aemilia Scauri passando per Pisa. In totale è lungo 174 km.

E’ il cammino di pellegrinaggio compiuto nel 1669 da Cosimo III de Medici che a Livorno si imbarcò per Barcellona per poi continuare il Pellegrinaggio in Spagna fino a Santiago percorrendo parte del Cammino francese.

Il Cammino di San Jacopo è stato suddiviso in 6 tappe di lunghezza compresa tra i 25 e i 30 Km con l’eccezione della sesta tappa, da Pisa a Livorno che misura 33 Km. Sono tappe lunghe ma abbordabili e soprattutto personalizzabili nella lunghezza a seconda delle capacità e degli interessi. Lungo il percorso si trovano infatti molte attrazioni storiche e paesaggi incantevoli.

Inoltre i sentieri si snodano lungo un percorso pedecollinare che affianca centri abitati, quindi le tappe si possono anche frammentare o organizzare a piacimento. Da tenere presente però che la maggior parte degli alloggi si trova nelle grandi città di fine tappa. Consiglio quindi di prenotare i pernottamenti se si pensa di dormire nei paesi minori.

Cammino di San Jacopo
Cammino di San Jacopo in Toscana

Come organizzare il Cammino di San Jacopo

La prima cosa è richiedere la CREDENZIALE

La Credenziale è un documento di viaggio che serve ad attestare l’identità del pellegrino. Serve a distinguere il pellegrino da ogni altro viaggiatore, essendo una persona che si mette in cammino verso un luogo di culto, con l’intenzione di rafforzare la propria fede o di vivere un’importante esperienza umana e spirituale. Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che intraprendono un cammino per ritrovare sè stessi o per meditare sulla propria esistenza.

La credenziale sostituisce attualmente quel documento che veniva rilasciato nel Medioevo dalle autorità ecclesiastiche come salvacondotto. Dava infatti la possibilità al pellegrino di essere accolto e protetto. Sulla Credenziale vengono apposti i timbri di luoghi di accoglienza, Chiese o monumenti che si trovano lungo il cammino in modo da dimostrare il passaggio per le località attraversate. E’ consigliabile raccogliere almeno 2 timbri al giorno.

Le Credenziali si possono richiedere in due modi diversi: o attraverso la Comunità Toscana il Pellegrino (www.comunitatoscanailpellegrino.org), organizzazione laica di volontariato. Oppure in caso di pellegrinaggio a sfondo più spirituale tramite la Confraternita di San Jacopo di Compostella (www.confraternitadisanjacopo.it)

LA GUIDA

Inoltre, tramite il sito www.ilcamminodisanjacopo.it, potete ordinare la guida. E’ un libro molto utile e approfondito con molte informazioni su tutto quello potete trovare lungo il percorso. Dagli alloggi ai punti ristoro, dalle attrazioni storiche ai luoghi dove poter apporre il timbro sulla credenziale, dalle distanze da percorrere nelle tappe alle altimetrie del cammino. Davvero molto utile e ben fatta.

Da questa guida ho tratto tutte le informazioni pratiche che trovate nel mio articolo. Acquistandolo troverete spiegazioni più dettagliate sulla storia del Cammino di San Jacopo in Toscana oltre alle già citate indicazioni sul percorso.

Cammino di San Jacopo

Lungo il percorso potrai vedere il cammino segnalato con queste immagini del pellegrino. Fai molta attenzione. Si trovano affisse a pali o altra segnaletica stradale oppure anche con strisce di colore sui muretti o nelle case. Possono essere in giallo per la direzione di Livorno oppure in arancio per il collegamento con la Via Francigena.

Cammino di San Jacopo
Direzione Livorno Direzione Roma

LA JACOPEA

La Jacopea è un documento ufficiale scritto in latino, completa di timbro e nome del pellegrino. Viene compilata e rilasciata nel Battistero di Pistoia a chi dimostra attraverso i timbri sulla credenziale di aver percorso almeno 50 km e di essere giunto alla Cattedrale di Pistoia, AD LIMINA BEATI JACOBI, cioè alle soglie, alla tomba di San Giacomo.

E’ stampata su carta pregiata fabbricata a Pescia ed è un documento analogo alla “Compostela” rilasciata a Santiago.

Cammino di San Jacopo
Questa è la mia Jacopea
Cammino di San Jacopo
Prima pagina della mia Credenziale

Tornando a me, ho pensato che questo sarebbe potuto essere un modo per valutare la mia preparazione fisica in vista di un eventuale cammino proprio in terra spagnola. Quindi ho approfittato di 3 giorni liberi all’inizio di gennaio per cominciare questa avventura. Pazza eh? L’obiettivo è di arrivare almeno fino a Pistoia per ricevere la Jacopea e proseguire il cammino nei prossimi mesi quando ne avrò la possibilità. E’ stata una bellissima esperienza, pur essendo gennaio il meteo è stato clemente e le temperature miti.

Prima Tappa del Cammino di San Jacopo: Firenze – Prato

La prima tappa prevede un cammino di quasi 28 km. Presenta poche salite quindi scarse difficoltà se non per la lunghezza del percorso. Io e la mia amica Carlotta siamo partite dal Duomo di Firenze dopo aver apposto il primo timbro.

E’ piacevole camminare lungo le strade cittadine di Firenze! Veder scorrere accanto importanti monumenti come la Chiesa di San Lorenzo, le Cappelle Medicee, la Porta San Gallo. Poi attraversare i Parchi cittadini del Giardino dell’Orticoltura e salendo piano piano fino a raggiungere gli Orti del Parnaso per un punto panoramico su tutta Firenze.

Cammino di San Jacopo
Cammino di San Jacopo in Toscana – Panorama su Firenze

Occorre molto tempo per uscire dalla città. Il cammino ha un ritmo lento a cui non siamo più abituati. Ma camminare è sempre piacevole perchè la Toscana è bella anche nelle piccole cose, anche negli angoli più nascosti e meno conosciuti. Si passa accanto alla Villa Medicea La Petraia e Villa Reale di Castello, sede dell’Accademia della Crusca, poi a lato della Tomba Etrusca della Montagnola.

Si giunge a Colonnata dove attraversiamo il torrente Rimaggio sul Ponte della Palancola. E’ un passaggio romantico, come essere fuori dal tempo. Proseguendo si arriva alla prima salita della Tappa su Via delle Cappelle dove si può godere di un ottimo panorama sulla piana fiorentina.

Cammino di San Jacopo
Cammino di San Jacopo in Toscana – Ponte della Palancola
Cammino di San Jacopo
Cammino di San Jacopo in Toscana

Poi la Pieve di San Donato, il Castello di Calenzano, Tabernacoli e Oratori fino a raggiungere le mura di Prato costeggiando il fiume Bisenzio. Si arriva così in Piazza Duomo dove, all’interno della Cattedrale di Santo Stefano, si può rendere omaggio alla Sacra Cintola della Madonna.

Cammino di San Jacopo in Toscana – Prato

Prato

La città di Prato offre molte attrazioni storiche. Varrebbe la pena fermarsi una giornata intera per visitare oltre alla Cattedrale con il Pulpito circolare Esterno di Donatello, il complesso francescano del tredicesimo secolo della prima chiesa intitolata a San Francesco d’Assisi, il Castello dell’Imperatore con il Cassero Medievale, Palazzo Pretorio, il Museo del Tessuto e molte antiche Chiese…. Penso che un giorno tornerò a Prato per visitarla per bene, durante il Cammino il tempo non è stato sufficiente.

Cammino di San Jacopo in Toscana – Prato

Seconda Tappa del Cammino di San Jacopo: Prato – Pistoia

Questa tappa prevede un cammino di 27,4 km con difficoltà medie, dovendo attraversare il Monteferrato e la salita nel bosco. Noi abbiamo pensato di dividere a metà questa tappa. Un po’ per capire come il nostro corpo avrebbe reagito dopo la prima giornata di intensa camminata. Ma anche considerando che in inverno le giornate sono più corte e si ha meno ore per il cammino.

Si esce dalla città di Prato sempre costeggiando il fiume Bisenzio. Arriviamo a Figline e dopo aver ammirato il Tabernacolo di Sant’Anna di Agnolo Gaddi ci dirigiamo verso il tratto più impegnativo della tappa. E’ la salita del Monteferrato che arriva a 340 metri di altitudine, impegnativo ma non impossibile quindi.

Saliamo quindi lungo questo sentiero del CAI nel mezzo del bosco tra le impronte di cinghiali e ungulati. Si passa accanto alla Cava del Serpentino Verde ormai esaurita. Parliamo di quel marmo verde detto anche Marmo di Prato utilizzato soprattutto nell’architettura romanica toscana. Insieme alla Pietra Alberese o al Marmo di Carrara, da vita alla tipica bicromia del romanico toscano. E’ utilizzato ad esempio nel Duomo e nel Battistero di Firenze.

Cammino di San Jacopo in Toscana – Prato
Cammino di San Jacopo in Toscana – Montemurlo

Montemurlo

Arrivati nel territorio di Montemurlo possiamo incontrare molte ville in rovina o in restauro appartenute alla nobiltà fiorentina. Ad esempio la Villa del Barone. Proprio la cima della collina con la Rocca di Montemurlo sarà la nostra fine tappa, giusto a metà del percorso ufficiale. E’ un luogo incantevole, domina la valle e propone diversi punti panoramici.

All’interno delle fortificazioni si trova la Pieve di San Giovanni Decollato. Qui vedi anche una copia di una stele etrusca rinvenuta lì durante lavori di restauro. Questa collina infatti è stata abitata fin dai tempi antichi. Ai piedi della Rocca si trova in B&B la Rocca dove il gentilissimo proprietario ci ha narrato storie antiche e recenti del borgo.

Cammino di San Jacopo in Toscana – Montemurlo

La mattina seguente ripartiamo all’alba ammirando questo paesaggio incantevole dalla terrazza di Montemurlo. Da qua il percorso diventa più facile e pianeggiante, per lo più immersi nella natura. E le meraviglie si susseguono: Abbazie, Castelli, altri Tabernacoli, fiumi, argini e ponti, tanti vivai con camelie fiorite….. fino a giungere alla prima visione della Piccola Santiago. Già si vede la cupola del Duomo con a lato il suo campanile: che gioia e che soddisfazione!!!!. Purtroppo non abbiamo potuto fare visita alla reliquia di San Jacopo perchè era in corso una Messa. Quindi subito nel Battistero per apporre l’ultimo timbro della giornata e a ritirare la meritatissima Jacopea.

Cammino di San Jacopo in Toscana – Pistoia
Cammino di San Jacopo in Toscana – Pistoia

Pistoia

Anche Pistoia merita una visita più approfondita. E’ bellissima la Piazza del Duomo con la Cattedrale di San Zeno che custodisce la reliquia, il suo Campanile e il Battistero, Il Palazzo dei Vescovi, il Palazzo Pretorio e il Palazzo del Comune detto Palazzo di Giano. Poi la Chiesa di San Bartolomeo, l’Ospedale del Ceppo con il fregio in ceramica policroma della scuola dei Della Robbia. La Chiesa di Sant’Andrea col Pulpito di Giovanni Pisano e tanto tanto altro…. dovrò ritornare a Pistoia per conoscere meglio i suoi tesori.

Un ultimo consiglio. A volte le indicazioni del cammino non sono molto chiare o visibili, anche se ho letto che stanno ricontrollando tutto il percorso. Per noi è stato di fondamentale importanza aver scaricato le mappe GPS per controllare nelle situazioni più incerte di non essere uscite dal percorso. E’ possibile richiedere le tracce GPS per email a info@ilcamminodisanjacopo.it oppure comunitatoscanailpellegrino@gmail.com

E’ comunque stata una esperienza grandiosa ed edificante, sicuramente da consigliare. Ringrazio chi ha dato la possibilità di intraprendere questo Cammino ripristinando le antiche strade e dando assistenza a tutti i pellegrini che percorrono questo cammino ognuno con le proprie motivazioni.

E’ mia intenzione continuare poco alla volta il Cammino di San Jacopo fino a raggiungere Livorno. Vi terrò informati!

AGGIORNAMENTI

Dopo circa un mese sono tornata a Pistoia, questa volta con occhi e scarpe da turista. Pistoia si è confermata una bellissima sorpresa per me, voglio condividere tutto ciò che ho visto e vissuto in questo articolo.
COSA VEDERE A PISTOIA – Daniland

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4 Responses

  1. Mi è piaciuto molto iniziare l’esplorazione del tuo blog con il Cammino di San Jacopo in Toscana, percorso non tanto lontano da casa, ma ricco di scoperte ed esperienze interessanti. Sei stata esauriente ed appassionata nel tuo reportage. Hai stuzzicato la mia curiosità e la mia amichevole invidia, visto che molto probabilmente non avrò modo di seguire le tue orme. Continua così…..

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